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Domanda allo psicoterapeuta:


salve dott.zambello sono di nuovo qua a scrivergli di nuovo ma scusi la grammatica. le avevo scritto una email il 23/3/12 dicendogli cosa era successo con la mia migliore amica spero che se lo ricordi che x una piccola discussione io mi sono allontanata xke c'e stato un piccolo disguido ma xo' quel disguido è stata la goccia che a fatto strabbocare il vaso ...xke alcuni mesi prima mi aveva detto che lei nn poteva piu uscire nn voleva piu' andare in giro nn voleva fare piu' niente questo è successo successivamente dopo l'estate dopo che abbiamo anche smesso di fumare che lei nn avrebbe piu' voluto far niente.io essendo una persona allegra forte di carattere che ha ancora voglia di divertirsi di girare di fare tante cose è ho quasi 40 anni ma tanta voglia di divertirmi ancora.e io e lei che stavamo quasi 24h su 24h insieme sentirmi dire tutte quelle cose li da un giorno all'altro e sentirmi dentro una campana di vetro e ogni cosa che diceva io la facevo e adesso che mi rendo conto di aver sbagliato a permettergli di fare tutto cio' che voleva lei io dopo 11anni di vita insieme di amicizia mi ha fatto crollare il mondo addosso con una piccola discussione ma a dir la verita' ci sono altre piccole cose che sono successe che mi hanno fatto pensare molto e cosi io ho iniziato a riprendermi la mia vita in mano uscendo con altre persone pensare a me stessa ecc ecc. io ad essere sincera sono serena un po gelida con tutti ma sto bene cosi cosi almeno nn mi faccio piu' prendere in giro da nessuno anche xke ho voglia di fare cose che nn ho fatto prima secondo lei sono io che ho sbagliato in tutto questo ad allontanarmi da lei ? o e lei che mi voleva far fare una vita diversa da quella che sto vivendo adesso? che ho voglia di lavorare ancor di piu' mi alzo dal letto serena penso a me stessa vado a farmi passeggiate penso da sola a gestirmi la mia vita tranquilla senza nessuno che mi dica cosa o nn cosa devo fare sono io che sbaglio in tutto questo o ero stufa della solita vita casa lavoro casa? secondo lei? grazie spero che abbia capito il mio discorso.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
mi scusi ma lei "parla come fossimo" in terapia. Non lo siamo. Non sono in grado e non lo voglio fare. Se lei pensa di aver bisogno di qualcuno che la segua su questo piano deve cercare, non via e mail ma realmente, uno psicoterapeuta.
Auguri.


Aggiunto: Marzo 28, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buonasera sono una ragazza di 26 anni di Torino le scrivo perchè sono rimasta molto colpita dalle sue parole riguardo al disturbo depressivo tanto da farmi piangere e mi sono pienamente riconosciuta in molte cose da lei citate. Credo di avere bisogno di aiuto, non è la prima volta che mi trovo a combattere contro questo mio problema. Ormai si protrae da anni, pensavo di essene uscita invece puntualmente, alla minima difficoltà che la vita mi presenta ritorna. Sono già stata seguita in passato da due psicologhe tramite dei colloqui, ma a poco sono serviti. Ho sempre cercato di farcela da sola, usando solo la mia forza di volontà, ma purtroppo con scarsi risultati. Se oggi le scrivo è perchè stò davvero male e non sò a chi devo rivolgermi in questi casi e volevo avere informazioni a riguardo. Vorrei provare a sconfiggere questo male e provare dinuovo piacere di vivere perchè ora come ora mi sono persa nel vero senso della parola e anche le poche persone che mi vogliono bene non sanno come aiutarmi. La ringrazio per la cortesia.
Saluti Silvia M.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Silvia,
le chiedo scusa ma non capisco cosa mi chiede. Sento il suo disagio, sofferenza ma come posso aiutarla oltre a quanto ha letto o sentito nei video?


Aggiunto: Marzo 28, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


gentile dottore, vorrei parlarle oggi di un episodio che mi ha molto infastidita. Le ho scritto diverse volte, sono una donna di 49 anni, che da un anno vive una meravigliosa storia d’amore con un vedovo di 55. Abbiamo ciascuno dei due un figlio di 25 anni lui, appena laureato ed io di 18 anni, prossimo alla maturità. ci siamo trovati e ci amiamo intensamente. ma a volte ho l’impressione che il mio lui sia perfetto con me , all’interno della coppia, ma che all’esterno, nel lavoro e nei rapporti sociali sia frivolo e lasci spazio a persone non perfettamente in stile con il suo impegno sentimentale. L’altro giorno eravamo in un negozio ed è entrata una sua amica da 40 anni, che conosco appena e che non mi è mai piaciuta. ha salutato lui con un bacio sulla guancia e me con la mano ( altre volte non mi ha nemmeno salutata). scherzando poi si è permessa di accarezzargli la pancia ….dicendomi candida che …siccome sono amici da 40 anni se lo poteva permettere perchè lo sentiva un fratello….Lui è rimasto impassibile. io mi sono molto infastidita e poi l’ho fatto notare al mio compagno….sostiene che non c’è mai stato niente tra loro, ma io non tollero atteggiamenti così superficiali e la sua disponibilità a farsi trattare con tanta familiarità da altre donne. Probabilmente quando io non ci sono è così che conduce i rapporti con l’altro sesso… la sua defunta moglie , per motivi loro, gli ha lasciato molto spazio per gestire una vita fuori casa altra da lei ( è andato a cuba per dieci anni quasi una ventina di volte con due/tre viaggi all'anno e l'ultima proprio 6 mesi prima della scomparsa della signora). Si è accontentata di fare la penelope, non so…..Io non sono affatto disponibile a trovarmi coperta di ridicolo solo perchè quando incontra qualcuna lascia che si prenda qualche spazio e non abbia neppure la decenza di stare al suo posto in mia presenza. Non voglio ingigantire l’episodio, ma voglio metterlo a posto subito. Stiamo cercando casa e non voglio affatto ritrovarmi brutte sorprese. esigo il rispetto che porto . attendo un suo cortese consiglio su come fargli comprendere chi sono e cosa voglio. nessuna continuità con atteggiamenti passati o tollerati dalla moglie. Sono altro e voglio altro. Grazie

Risposta del Dott.Zambello: Ok! e perchè lo dice a me, cerca una conferma che lei ha ragione? Non lo so, non conosco né lei e tanto meno il suo compagno. Certo, nelle coppie si creano inevitabili e naturali tensioni rispetto ad una necessità ancestrale di difesa del territorio. Però mi sorge un dubbio, ma lei quando si è innamorata del suo uomo, non lo sapeva che era andato più volte a Cuba? Se, le era piaciuto così, perchè ora lo vorrebbe diverso?


Aggiunto: Marzo 28, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Carissimo Dottore, l'ansia la fa da padrona per buona parte della mia giornata. Siccome molte volte mi tengo tutto dentro, potrebbe essere utile e di sollievo "mandare a quel paese" chi se lo merita??....oppure deve sempre vincere la diplomazia e far finta che va tutto bene SEMPRE! grazie per la cortese risposta! A presto!

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signore,

imparare a gestire la propia aggressività è ciò che ci impegnerà per tutta la vita. L'aggressività è come una "centrale nucleare" che ci è stata data ma che dobbiamo imparare a sfruttare senza farci male o farlo agli altri. Pensare di risolvere il problema negandola, tenendola completamente disattivata dentro di noi, perchè ne abbiamo paura, significa andare incontro alla depressione. E' chiaro che in questo caso sprechiamo un sacco di energia potenziale. Come fare? Bisogna imparare, piano, piano, ad esempio superando i fantasmi infantili, del bambino. E' il bambino che vive la sua aggressività come distruttiva e pericolosa.


Aggiunto: Marzo 28, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno. Non so se sia giusto rivolgermi a Lei. Esco da una storia non molto lunga, circa sei mesi,ogni tanto continuiamo a sentirci. Lui prima di conoscere me conosceva già mia sorella ed il suo compagno. Non gode esattamente della loro stima. Comunque l' altra notte ho sognato che lui e mia sorella stavano insieme. Il sogno mi ha lasciato una sensazione di ansia mista a non so cosa. Cosi ho scritto un sms a lui dicendogli che avevo sognato che era fidanzato con mia sorella. Per mia sorpresa mi ha risposto che aveva sognato la stessa cosa la settimana scorsa. Capita a volte che faccia sogni premonitori o che abbia dei sesti sensi. Sinceramente non credo sia questo il caso. Ma non mi era mai capitato di fare lo stesso sogno di un' altra persona. Può aiutarmi a capirne di più? E a capire cosa secondo lei voglia dire questo sogno fatto da entrambe?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Alice,
no, non la posso aiutare. I sogni che hanno un significato essenziale per la nostra vita mentale e fisica non sono fatti per essere interpretati ma come ma come una funzione per la nostra esistenza. Il fatto che ne ricordiamo qualcuno ha sicuramente un significato ma, non è certo in mio potere, come un oracolo interpretarne il significato. Questo lo si può fare solo all'interno di un rapporto terapeutico dove ciò che si "interpreta" è suffragato dalla conoscenza.


Aggiunto: Marzo 27, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno dott. Zambello ho visto con interesse i suoi video in questo sito e ho apprezzato molto la sua chiarezza. Sto svolgendo una psicoterapia con cadenza quindicinale e dopo 7 sedute non ho ancora superato la mia agorafobia e l'ansia che derivano da un conflitto interiore tanto che sono dubbioso sulla tecnica del terapeuta. Lei ritiene che una cadenza quindicinale sia adatta a questi problemi o le sedute dovrebbero essere più frequenti? L'ipnosi può risolvere un conflitto interiore e le nevrosi? La ringrazio e la saluto cordialmente.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Cris,
lasci perdere l'ipnosi che, proprio in questi casi trova le controindicazioni certe. La psicoterapia è un "rapporto", una frequenza quindicinale lo rende un po' difficile, di fatto. per la verità, la psicoterapia non dovrebbe mai farsi carico dei sintomi, la sua agorafobia, a questo ci pensa la terapia farmacologica ma, cercare le dinamiche interne che lo hanno provocato.


Aggiunto: Marzo 27, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Dottore, sono una donna sola di 48 anni.Mi sento al limite di me stessa per non dire angosciata sempre e comunque: sopravvivo senza alcuna speranza per me e nel convincimento di non riuscire a vivere in alcun modo serenamente la mia vita con conseguente depressione. Che tipo di terapia mi consiglia? grazie.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
le consiglio di farsi aiutare, prima di ogni casa, farmacologicamente. Poi si cerchi un terapeuta, non importa molto che formazione ha, l'importante è che ci sia feeling.
Se ha voglia, si guardi il mio video: Psicoterapia, quale?


Aggiunto: Marzo 24, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve dottore,da un po' di tempo mi capita di svegliarmi anche in piena notte e di avvertire come tremolio in tutto il corpo,di svegliarmi come "spaventata"..non so se mi sono spiegata.volevo chiederle secondo lei di che cosa si potrebbe trattare.grazie in anticipo!

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signorina,
quando abbiamo una sintomatologia fisica, è una regola base verificare che non ci sia qualcosa di organico. Nel caso suo farei fare un Emocromo, il controllo della glicemia e curva glicemica e gli elettroliti. Nella stragrande maggioranza dei casi non emerge nulla ed allora, solo allora si è autorizzati a pensare all'ansia. In quest'ultimo caso la invito a rivolgersi ad uno psicoterapeuta.


Aggiunto: Marzo 24, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno dottore, sono a chiederle aiuto, in quanto mio marito di 56 anni è in forte crisi depressiva, dopo la morte dei suoi genitori non è più lui,lavoriamo in proprio e non va benissimo, 2 figli adolescenti con tutte le resposabilita' della loro eta'. Si sente un fallito, ha paura del futuro e dice che non ha più voglia di vivere, ha fatto una cura di xanas l'autunno scorso su consiglio della ns.dottoressa e la situazione era leggermente migliorata. Adesso non so che fare, mi dia un consiglio.. Grazie

Risposta del Dott.Zambello: Gent,ma Signora

lo Xanax é un Ansiolitici benzodiazepinico. Suo marito ha bisogno di un Antidepressivo e, con un po' di urgenza, Vada da uno psichiatra, se proprio non vuole da un neurologo ma, ci vada.


Aggiunto: Marzo 22, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


gentile dott Zambello
la ringrazio per la sua ripsosta, le parole dette da un estraneo fanno decisamente effetto, ed è per questo che penso di rivolgermi ad un psicologo. E’ difficile spiegare quello che sto provando in un blog e i prossimii mesi per me saranno molto difficili in quanto devo fare ancora 4 sedute di chemioterapia e perche al lavoro dovro’ vedere la persona che amo essere felice per il suo bambino e tutti i miei colleghi congratularsi con lui.


Aggiunto: Marzo 21, 2012
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Medico psicoterapeuta e psicoanalista


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