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Domanda allo psicoterapeuta:


Si chiama fattore "F" l'odio,l'astio,gli scontri fra fratello (primogenito) e sorella? Cosa si puo' fare? ora sono adulti e la sorella incolpa la madre che non interviene a suo favore.

Risposta del Dott.Zambello: In realtà il Fattore F è qualcosa di molto "primario". E' un processo con il quale una cellula batterica trasferisce porzioni di DNA, genoma, ad un'altra cellula tramite un contatto cellula-cellula. Forse, inconsapevolmente lei dice a me, ma soprattutto a se stessa queste cose proprio per ribadire che si tratta di sentimenti antichi, antichissimi. Sono sentimenti di gelosia del bambino per il fratellino, la sorellina, riportati a contenuti odierni ma con le stesse modalità, dinamiche. Si tratta di crescere, diventare adulti. Lei lo sa vero che FFSS significa anche Ferrovie dello Sato? Bisogna prendere il treno giusto e allontanarsi quanto prima da quelle fantasie mortifere.


Aggiunto: Marzo 5, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve... sono una ragazza di 30 anni e vivo con la paura di svenire,collassare,dei giramenti di testa,delle vertigini. Mi sento male solo a pensarci. Ho un passato di attacchi di panico,ansia ,superati ma che ogni tanto si ripresentano,pur sapendo quasi gestirli.
Ho avuto anni fa un episodio molto violento di vertigini che penso mi abbia segnata. Ne sono terrorizzata..così come da tutti i sintomi collegati che ho scritto sopra.
Non capisco come mai ne sia così spaventata... d'estate ho il terrore della pressione bassa pur non soffrendone in modo particolare. Ieri ho visto un ragazzo che stava x collassare..per un calo di zuccheri credo..ha cominciato a barcollare etc . Mi è venuta un'ansia fortissima presente ancora oggi. A volte mi prende ansia nei negozi col riscaldamento troppo alto,oppure mi sento spesso tipo "stordita" . Il medico parla di somatizzazioni d'ansia. Appena ho il minimo sintomo di stordimento,vado nel panico pensando che potrei svenire. (Mi è successo una volta sola anni fa,e non ne ero rimasta particolarmente spaventata quindi non so come mai ora ho paura).
E' come se mi vedessi fisicamente meno forte degli altri,forse perchè sono magra pur essendo sana..
Cerco di non limitare la mia vita...faccio una vita quasi normale... non lavoro ma sto cercando,ho un fidanzato... ma ho notato che non riesco a godermi le cose e a volte non riesco nemmeno a stare ferma se sono seduta al ristorante ad esempio...mi muovo in continuazione sulla sedia,mi prende il malessere .. Spero in un suo consiglio...
Grazie!

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signorina,
lei soffre di ansia con meccanismi, come dice il suo medico, somatizzanti. Io credo che lei abbia bisogno di avere un po' di conferme, stima di sé. La smetta di definirsi "anonima".


Aggiunto: Marzo 4, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


sono sposata da 30 anni anni con un uomo dal comportamento che a me sembra asociale,sembra buono e generoso,ma quando litighiamo anche per delle scioccezze divente aggressivo,mi insulta e mi strappa gli abiti o gli oggetti a cui tengo di più ...inutile dirle che sono sempre io ad abbassarmi per calmarlo dopo settimane in cui non mi rivolge la parola....poi per lui tutto torna alla normalità e non mostra un minimo di pentimento per qullo che mi ha fatto...in soffro in silenzio perchè a volte mi fa paura.un giorno mi ha tirato una tazza di caffè bollente...poi è geloso possessivo... mi sta facendo diventare pazza... ma la pazza sono io o lui...

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
lei descrive un comportamento di suo marito che spinge a pensare: ma perchè non se ne va, perchè non lo lascia?. Poi, penso: sono assieme da 30 anni, come mai non lo ha fatto, perchè "si lamenta" ora? E' evidente anche a lei penso, che c'é qualcosa che non torna. Qua non si tratta di capire chi é pazzo o chi non lo é ma, che dinamiche ci sono fra voi due che hanno permesso questo. Teoricamente le potrei suggerire di andare in coppia da uno psicoterapeuta ma, forse è difficile, però lei anche da sola, potrebbe chiedere aiuto per capire cosa le succede, perchè ha permesso per trenta anni succedesse quello che lei racconta.


Aggiunto: Marzo 3, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile Dottor.Zambello le ho già scritto ma volevo farle una domanda da parte di una mia amica , lei soffre di ossessioni mentali senza compulsioni . Volevo sapere se il metodono psicoanalitico per questo genere di disturbi è il piu indicato o meglio un approccio Stategico o cognitivo-comportamentale ? La Ringrazio .

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Giorgio,
i risultati si ottengono più rapidamente con un approccio cognitivo comportamentale. Alla lunga, il vero cambiamento lo si ottiene con la psicodinamica.


Aggiunto: Marzo 2, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


una mia ex mi ricatta, minaccia di dire a mio figlio di 18 anni di avere avuto in passato una relazione con me, in cambio vuole delle prestazioni sessuali ...cosa posso fare? non ho il coraggio di raccontare questa storia a mio figlio distruggerei la sua serenità e quel poco di stima che ha nei miei confronti.

Risposta del Dott.Zambello: E' proprio sicuro che suo figlio, a 18 anni, rimarrebbe sconvolto dalla notizia. Io temo che suo figlio si preoccuperebbe se venisse a sapere che suo padre si "fa ricattare" da una sua ex,


Aggiunto: Marzo 1, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Da ormai circa tre anni ho una relazione con una ragazza che soffre del disturbo di personalita' di tipo borderline. Sto cercando dei libri da leggere dove trovare dei consigli su come gestire una relazione con un soggetto borderline. Vorrei imparare a saper aiutare la mia ragazza quando sta male e nel particolare quando perde fiducia in se' stessa oppure le viene voglia di ferirsi. Potrebbe consigliarmi qualche lettura non troppo complicata? Grazie!

Risposta del Dott.Zambello: Visto che lei mi chiede un consiglio, le consiglio di non leggere niente. Lei non deve fare lo psicologo della sua ragazza, lei deve essere "solo" il suo ragazzo, Si attenga dalla voglia di dare etichette, sono improprie. Lei vuole aiutare la sua ragazza? La aiuti a chiedere aiuto, non a lei ma allo psicoterapeuta. Se questo non dovesse funzionare, ci vada lei dallo psicoterapeuta. Se lei farà il suo ragazzo e desidererà, chiederà di essere trattato come tale, mi creda, aiuterà anche lei.


Aggiunto: Febbraio 29, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


sono una mamma di 32 anni , ho tre splendidi bambini un marito adorabile ed un attività appena cominciata ma che va a gonfie e vele…ma che cosa mi è successo? una giornata troppo stressante ho avuto un malore e da lì è nato tutto ansia panico e nn ho più avuto la forza di fare nulla nn riesco ad occuparmi dei miei bambini della mia casa di mio marito ho perso la grinta la forza il mio sorriso…….depressione dicono, ho perso 8 kg nn ho perso ogni interesse ho fatto una piccola terapia con samyr levopraid e xanax (poke gocce) adesso nn sento il bisogno delle medicine e nn voglio prenderle ho cominciato dei prodotti alle erbe che piano piano sembrano dare profitto e sto cominciando la psicoterapia ma la mia paura è che nn tornerò più quella di una volta e i miei piccoli stanno soffrendo cosa posso fare???? nn trovo la forza di volontà per reagire

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
da quello che lei dice mi sembra che le cose vadano meglio e ha anche intrapreso giustamente una terapia ma, lei “tira il freno”. Vede, non credo ci siano difficoltà particolari ad uscire dal disagio ma, questo è quello che sento io, lei non si fida. Non si fida delle medicine, non crede fino in fondo alla psicoterapia ma, soprattutto “non crede” in lei. E’ questa forse la sua difficoltà, ma le auguro di affrontarla e superarla con la psicoterapia.


Aggiunto: Febbraio 29, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno Dottore,
soffro da parecchi anni (più di 15) di attacchi di panico e fobia sociale.
le tecniche di ipnosi possono aiutare a risolvere il problema? se si, dopo quante sedute è possibile riscontrare miglioramenti del comportamento (in media)? e la terapia deve essere fatta con una frequenza minima? grazie
Gabriele

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Gabriele,
non pratico più l'ipnosi da diversi anni. Una scelta professionale. Lei può chiedere all'AMISI www.amisi.it.


Aggiunto: Febbraio 27, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


A proposito di alcuni “fenomeni sincronici” , intesi come capacità intuitive io non credo siano attribuibili ad un io poco strutturato.
La fisica quantistica ci insegna che siamo noi stessi a creare la nostra realtà, e che nulla è dato a priori, senza l’intervento dell’osservatore, quindi quando si supera questo che per la medesima scienza è un preconcetto, assistiamo alla liberazione di quella che è la parte creativa, istintiva (si vedano anche sogni premonitori ecc.).
Non vedrei la cosa come conseguenza di patologie psichiche , anche se può essere in relazione in questo caso in cui il soggetto ha una spiccata tendenza a “pescare” nell’inconscio.
Concorda?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Giovanna,
bisogna che ci intendiamo cosa significa “debolezza dell’Io”. Lei ha ragione quando dice che alcuni fenomeni sincronici non sono direttamente riferibili ad una situazione “patologica”. Non intendevo proprio affermare questo che sarebbe ben lontano da quello che credo e dalla mia formazione teorica. E’ certa però che anche in uno stato di equilibrio psicofisico non vi siano anche quotidianamente situazioni dove l’Io è un po’ più debole? Pensi ad esempio agli stati modificati di coscienza che continuamente si alternano dentro di noi. Noi continuamente passiamo da uno stato vigile ad uno stato modificato di coscienza che in termini pratici significa, dal funzionamento prevalente dell’emisfero sinistro a quello destro. Ci ha mai fato caso a quante volte, in maniera del tutto naturale, durante la giornata la sua mente “sospende” il pensiero ed entra in una fase mentale libera dove tutto si mescola. Sono fasi dove la debolezza dell’Io è evidente. Certo tutto diventa più conclamato e anche statisticamente più possibile la dove la debolezza dell’Io è strutturata.


Aggiunto: Febbraio 27, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buonasera,Dr.Zambello,ho un problema che mi assale da un po' di tempo. Premetto in poche parole che la mia infanzia non e' stata delle migliori, e neanche il mio presente mi fa vivere serenamente. Ultimamente anche la mia vita privata risente di queste mie problematiche, sopratutto dai miei comportamenti nei confronti del mio uomo,o forse non piu'.Non riesco a trattenermi, e finisco con lo sfogarmi su di lui dimostrandogli tutto al di fuori di amore.Anche questo ora per me e' un grande problema.Gli ho chiesto se mi poteva aiutare, ma dice che da sola non riusciro' ed e' pronto ad aiutarmi. Penso molto negativo, e le chiedo se per questo invece, dovrei essere serena. Grazie per la disponibilita'. Arianna.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora Arianna,
non si angosci. Lei ha un problema con la sua aggressività. Forse era rimasta per tanto tempo bloccata e ora, improvvisamente come se avesse rotto gli argini, dilaga, per il momento soprattutto in casa.
Le ripeto, non si spaventi. Se lei chiede aiuto ad uno/a psicoterapeuta la potranno sicuramente aiutare a capire questo nucleo aggressivo che covava dentro e come gestirlo. Si ricordi che l'aggressività per sé non è cattiva, è come la usiamo che qualche volta ci crea qualche problema.
E' come avere una centrale elettrica in cantina, non è male, bisogna però saperla. usare.


Aggiunto: Febbraio 27, 2012
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Medico psicoterapeuta e psicoanalista


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