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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve,vorrei farle una domanda sul farmaco Minias. Il mio medico mi prescrisse le compresse da 1mm,ma difficilmente fa effetto e mi chiedevo se fosse possibile prenderne due sempre da 1 m intendo,ovviamente solo quando ne sento il bisogno. Cordiali saluti "Istrice".

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Istrice,
la terapia consigliata è di 1, 2 mg die ma, la durata complessiva del trattamento deve variare da pochi giorni a 2 settimane, fino ad un massimo di 4 settimane, compreso il periodo di sospensione graduale. Andare oltre può causare dipendenza. Lei deve valutare bene con il suo medico sia la terapia che la posologia.


Aggiunto: Febbraio 21, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Sono gentilmente a domandarle, se un uomo " sta per diversi anni senza fare l' amore, e nel fratempo si masturba, può avere dei problemi di disfunzione erettile" nel mio caso sono stato vittima di un icidente dove ho avuto la rottura in 15 parti del collo del femore,(perdoni se non uso termini medici) e la frattura esposta del femore destro, a seguito ho avuto il primo problema di una piccola disfunzione erettile, poi passata, poi mi è nata una figlia, e dopo 4 anni sono stato lasciato, avendo avuto timore di mancare di rispetto alla bimba, sono stato trattentuto per diversi anni da avere rapporti sessuali, ma poi qualndo ho voluto riprovare le gioie della vita, la prima volta non c'è stata nessuna erezione, dopo ho fatto tutti i controlli del caso, visita dall' urologo, esami approfonditi del sangue, e tutte le deduzioni, sono state che il mio è solo ed esclusivamente un porblema psicologico, Lei, che cosa mi dice. Ringraziandola anticipatamente Saluti.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Tazio,
penso che i colleghi potrebbero avere ragione. Vedo tutti i giorni uomini, "sani" ma che hanno problemi erettili che nascono dalla psiche. L'approccio è sempre duplice: una iniziale aiuto farmacologico per superare l'ostacolo sintomatico e poi un lavoro di psicoterapia per capire il perchè. Il 90, 95% dei casi si risolve definitivamente


Aggiunto: Febbraio 19, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno,
vorrei sapere qual è la differenza tra passione e mania o ossessione.Vorrei cercare di capire se quelle che ho avuto nel passato erano passioni o ossessioni dato che a 1 certo punto le ho perse tutte,e che si alternavano a periodi.
grazie

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Andrea,
i termini mania e ossessione, sono presi in prestito dalla psichiatria e in realtà, come spesso succede cambiano significato nell'uso corrente. Basti pensare al termine narcisismo che nel linguaggio comune significa un eccesso di ammirazione e compiacimento per se stessi o per i propri meriti, reali o presunti, mentre in psicologia é un disturbo di personalità e indica l'incapacità di investire la propria energia libidica sugli altri. Così mania, nel linguaggio corrente significa un'attrazione irresistibile, in psicologia é la fase di iperattività, maniacale, a cui farà seguito una fase depressiva nelle persone che soffrono di depressione bipolare. Il pensiero ossessivo é un'idea che entra nella mente e di cui è impossibile liberarsi.
Se però mi permette una osservazione, perché "patocizzare" tutto? La psicoanalisi ci ha insegnato proprio questo, non ci sono persone che non abbiano nuclei novrotici, comportamenti nevrotici. Ciò che è importante è che non disturbino il nostro Io, la nostra vita affettiva, lavarativa, relazionale. Può darsi che lei abbia una personalità con una struttura ossessiva ma, se non le da fastidio, perchè porsi problemi. Shapiro in "Stili Nevrotici", Astrolabio Edizioni, ci insegna che ognuno ha il suo stile nevrotico ma che siamo tutti nevrotici. Basta che non lo siamo troppo.


Aggiunto: Febbraio 18, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno dottore,ho 20anni
ho letto che i depressi spesso possono pensare al suicidio perchè vorrebbero evitare 1 momento di sofferenza e non smettere di esistere.
Io invece vorrei proprio smettere di esistere per la mia incapacità di fondo ad affrontare i probl,a capire cosa voglio dalla vita, e perchè non sono motivata a far niente,infatti non riesco più in nulla(studio,perchè mollo),lavoro non lo cerco e non ho obbiettivi.Vivo nel nlla,vivere o morire per me è lo stesso,non ho aspettative o desideri,sogni...niente.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Silvia,
sintetizzo in questa domanda la risposta a tutte le sue domande. Non c'è molta differenza fra ciò che prova una ragazza di 20 anni o un uomo di quaranta e poi anche 60, 70 quando é depresso. Tutti provano quello che lei descrive. Certo fa un po' più impressione sentirlo dire ad una ventenne ma, l'impegno a cui ognuno è chiamato a rispondere è lo stesso: curarsi. Lei lo potrà fare, e la sua risposta sarà in questo più veloce, chiedendo aiuto ad un medico specialista, lo psichiatra e facendosi supportare da uno psicoterapeuta.
Mi creda, per quanto sembri profondo il baratro, bastano poche settimane per provare meno ansia e in qualche mese uscirne del tutto.


Aggiunto: Febbraio 18, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Ho perso la volontà in ogni ambito della mia vita,seprima ero 1 pers molto dedita allo studio,alla sana alimentazione,allo sport,ai miei interessi(cucina o altro),all'alimentaz dei miei animali,adesso non riesco più in nulla e non mi interessa farlo.
A volte ci provo,ma non hanno più così importanza per me queste cose,non c'è più la passione,le lascio poco dopo


Aggiunto: Febbraio 18, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno,
volevo chiederle,le capita mai di perdere le motivazioni in quel che fa o ce a scelto di fare?
di pensare,"anche se non lo faccio non mi interessa",pur sapendo che è giusto per lei farlo.Intendo anche cose sul lavoro o sullo studio.Di non avere autodisciplina.
Io non parlo di voglia o mancanza di voglia,ma proprio disinteresse per quel che si è scelto di fare e senza pensare ad alternative,non essere preoccupati di se stessi e del proprio futuro.
Io penso di essere l'unica così,almeno tra quelli che conosco
Poi volevo chiederle ,personalmente ritiene che ci siano dei pz più difficili da curare e se si quali?(non intendo chi ,ma la tipologia),mi interesserebbe sapere se rientro in questa categoria.
Secondo lei ad es qual è la depressione o l’atteggiamento di fronte alla realtà che è più difficile da combattere?
GRAZIE
P.S. Saprebbe dirmi cosa significa”segni vegetativi” ,non riesco a trovare informazioni al riguardo

Risposta del Dott.Zambello: No, non mi succede di estraniarmi da quello che mi circonda disinteressandomi. devo dire però che il mio tratto ossessivo non mi permetterebbe facilmente di farlo.
Non ci sono pazienti impossibili, ci sono i pazienti e i non pazienti, indipendentemente dalle loro difficoltà. Ciò che rende possibile la terapia è la capacità di "collaborare" che non significa aderire al terapeuta, anzi ma, percepire il terapeuta. Tutto il resto viene con naturalezza. Segni vegetativi, non è una espressione psichiatrica né tanto meno psicoanalitica ma medico organicista. Esempio:Il dolore acuto può accompagnarsi a segni vegetativi (p. es. tachicardia, sudorazione, lieve ipertensione arteriosa), cioè con qualcosa che è regolato dal sistema nervoso simpatico.


Aggiunto: Febbraio 17, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve adesso non so nemmeno perchè scrivo :) ho 19 anni una vita da vivere circondata da persone che mi amano alla follia figlia unica per di più percui viziata e coccolata da una mamma meravigliosa e da un papà con un carattere burbero ma assolutamente buono un papà che da quando ho 12 anni ha il cancro un papà che non si è arreso mai . io : una piccola promessa dell'equitazione bravissima a scuola con ottimi voti a 13 anni il mio cavallo si azzoppa e non ne ho piu voluto sapere di andarci a 14 mi si mette davanti a una scelta : cosa vuoi fare nella vita ? ehhh bella domanda la veterinaria ! ma troppo da studiare , va bhe faccio questa scuola qui non ho voglia di studiare ora ( grafica pubblicitaria 3 anni senza diploma ma con solo una qualifica ) . due anni di scuola ( la scuola piu facile del mondo circondata da ragazzi che della scuola non ne volevano nemmeno sentir parlare) e incomincio a chiedermi che diavolo ci faccio io qui io ho tutti 8 e 9 in pagella ! 16 anni 20 dicembre 2008 le 10 di sera sn al bar sto male ho il cuore in gola non mi sento piu le mani tremo non riesco a parlare che cazzo mi succede mi sta venendo un infarto ?? aiutatemi per favore sto male chiamate l'ambulanza mia madre aiuto ! non ho visto la mia vita passare davanti come dicono nei film ho visto solo l'ultima sigaretta che avevo fumato .2 di notte mi dimettono dall'ospedale : stato ansioso !
che minkia vuol dire stato ansioso tutto questo è vero mi sentivo morire è impossibile va bhe domani è un altro giorno .... fu cosi che mi ritrovai a dire ogni giorno che domani sarebbe stato un altro giorno era l'ultimo anno di scuola una scuola di merda però dovevo finirla ... " chiara per favore alzati e vai a scuola prendi il treno e vai c'è daiana intanto se stai male poi passa " ( daiana è la mia migliore amica che oltre ad abitare vicino a me ha fatto tutte le scuole con me ) ogni mttina mi alzavo prendevo il mio lexotan e pregavo in dio che in quei 30 km di treno non succedesse niente a scuola poi stavo abbastanza bene ma il tragitto mi angosciava . ho finito la scuola ho fatto gli esami completamente rintronata e imbottita di 40 gocce di lexotan sono uscita cn 90/100 .
da li le mie giornate erano monotone piu che mai non osavo salire in macchina per due anni non mi sono spostata dal mio paese finche l'anno scorso mi metto con un uomo 36 anni sposato cn un bimbo di 11 dopo un mese lascia la moglie per stare con me a quel punto mi sono decisa ad andare da uno psichiatra mi prescrive il citalopram ... dio mio due anni cosi ho passato ed era cosi semplice tutto svanito in un botto stavo bene ho preso la patente guidavo lavoravo facevo l'impiegata viaggiavo ho girato ho viaggiato ancora dopo anni ho fatto una vacanza ma che dico una 20 non ci credevo un sogno .. sorrido mentre scrivo perchè ci credevo veramente estate 2011 cazzo k ansia non lavoro piu mauro (il mio fidanzato) finalmente ha finito con i problimi come la casa da vendere ecc e adesso =? non è successo un giorno preciso ma in qualche settimana sono ritornata come prima e con i mesi sempre peggio mi sono rinchiusa in casa allontanando tutti sentendomi dire tu non ci provi nemmeno a stare bene eh non ci provo vorrei vedere voi al posto mio uccidila tu la paura o prova a diventarle amica falla tu un'adolescienza cosi vado dalla psicologa ma io lo so che cos'ho sono insoddisfatta e non ho niente a cui pensare come faccio a fare qualcosa se sono bloccata qui in questo paese ? tante domande tante risposte pochi fatti molti insegnamenti da questa malattia molti rimpianti molte occasioni perdute
troppe volte ho detto non sto bene ho paura facciamo un altra volta mi sono dimenticata come ho fatto a uscirne la prima volta dovrò impararlo anche questa volta ... vorrei sapere cosa pensa dopo aver letto tutto questo perdoni le parolacce ma erano necessarie era esattamente quello che pensavo chiara

Risposta del Dott.Zambello: Penso che lei è simpatica, intelligente e fregata. Si è fregata fin dall'inizio, quando ha pensato che fosse possibile bypassare le sue difficoltà a cresce scegliendo la scuola facile. A una parte sua andava bene, all'altra no e si è ribellata: attacco di panico. Poi pensa di risolvere, come per magia tutto con la pastiglia della felicità ma, non è così e, il conto ritorna. Morale: o lei si fa carico delle sue difficoltà o, ne rimarrà schiacciata.
La psicoterapia non deve essere, ancora una volta, "breve" ma, lunga e ben strutturata. L'indirizzo più indicato è quello psicodinamico. Buon lavoro.


Aggiunto: Febbraio 17, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


IO titubo sulla terapia farmacolgica poichè se questa agisce solo sull'umore non può risolvere il mio probl,anche se comunque faccio anche psicoterapia,sempre con lo stesso medico.
Lui pensa che io ne abbia bisogno,specialmente adesso,l'ultima volta che abbiamo parlato del mio futuro ero molto in ansia e anche depressa ripensando a tutti gli sforzi che avevo fatto in questi mesi di università,anche se non mi sono sempre impegnata...infatti alla fine non ero più motivata(anche se già all’inizio non lo ero molto) non mi impegnavo e ho lasciato.Riguardo al futuro dice che devo agire,buttarmi...io penso che l'abbia detto perchè mi vedeva ansiosa,ma in fondo mi manca la volontà di costruire
Infatti gli ho detto che questa mia ansia,tremore spesso compare quando magari sono ferma a guardare la tv o al pc o a tavola,perchè so che non sto facendo il mio dovere.Ma spesso anzichè agitata ,sono apatica ,indifferente e avolte invece mi deprimo.
é come se dentro di me ci fossero 2 Valentina,1 coscienziosa,che si preoccupa e vuole impegnarsi(ma viene fuori a tratti) e 1 menefreghista(che mangia dolci in dismisura,noon vuole essere nessuno,non vuole pensare al suo futuro).
Succede che 1 gg mi riprendo,dico di voler formarmi,di voler impegnarmi e voler diventare qualcuno(1 che lavora in qualche modo),mi programmo le cose da fare, mi rimetto a studiare,vado a correre(come prima),ripenso a mangiar bene,e poi magari la sera stessa tutto finisce,,non voglio dinuovo costuire,non mi interessa di niente,non voglio imparare cose nuove o pensare al mio futuro...è già la trza volta che mi succede nel giro di poco.
Vince sempre e comunque la parte di me che non vuole costuire,infatti spesso anche se l'umore non era giù quando andavo all'università, nn mi impegnavo,o comunque non mi sentivo coinvolta emotivamente dagli eventi ,e non ero motivata,oppure facevo cose con impegno ma inutili,senza 1 vera consapevolezza di fondo.
Il terepeuta ha cercato di farmi focalizzare sul fallimento ,sulle conseguenze delle mie azioni ,perchè io spesso non lo sento,non mi toccano :continuavo a non far nulla e a ingrassare...2sere fa,mi è successo di sentire il fallimento :rischio di perdere 1 anno e in più con 10kg in più addosso,piangevo ma dicendomi "che cretina sono stata"non impegnandomi,volevo costruire,(e volevo anche seguire bene la terapia farmacologica perchè sapevo di voler costruire e quindi di aver superato il mio turbamento) ed è proprio da qui che trovo la volontà di andare avanti,ma poi dp 1 gg torno come prima..come posso pensare di fare 1 lavoro o studiare se sono così?
Grazie
POi volevo chiederle,è vero che qualche volta sono depressa(penso "non ci riesco","non sono capace","non mi piaccio fisicamente","penso di esser troppo indietro con gli esami per potere capire i nuovi corsi"anche se in fondo vorrei farlo,però non sono così in modo costante,spesso sono tranquilla,subentra l'indifferenza,e non mene frega niente del mio futuro,neanche del mio corpo,si può parlare cmq di depressione??

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Valentina,
io non posso e non voglio fare la "supervisione" alla sua psicoterapia. Ognuno di questi dubbi li deve risolvere all'interno del suo rapporto terapeutico. Altre strade sono improprie e pericolose. Se ha dei dubbi sull'utilità della terapia farmacologica, essendo questa di fatto, fuori da un rapporto psicoterapeutico, può rivolgersi , di persona ad uno altro medico, meglio se psichiatra.


Aggiunto: Febbraio 17, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve,volevo chiederle quali sono gli effetti dello xeristar 30 e 60?1 al dì x7gg e poi 1 al dì xeristar60 x circa 6-8 mesi
so che sono attivatori dell'umore,ma se infondo al mio probl c'è il non voler costruire e quindi impegnarmi il più delle volte in quel che devo fare,io non penso possano risolvere questo mio probl.
IL medico pensa che io ne abbia bisogno specialmente adesso,perchè ho lasciato lo studio,non voglio pensare al mio futuro e nel giro di qualche mese,specailmente nell'ultimo ho preso 10kg.A volte tremo quando sto ferme perchè so di non star facendo nulla,a volte sono apatica,dormo molto per sfuggire dalla realtà che non voglio affrontare...a volte sono depressa se ripenso a tutto quello che ho fatto in questi mesi di unoversità,mi sono impegnata anche se non sempre poi alla fine non ero più motivata,non mi impegnavo e ho lasciato.
Lei cosa pensa della terapia?IO titubo perchè questo mio probl è da molto che mi impedisce di progredire
GRazie

Risposta del Dott.Zambello: Xeristar è un antidepressivo e trova indicazione nel trattamento del disturbo depressivo maggiore.
Ora io non so la diagnosi del collega. In linea generale se lei è depressa fare bene a curarsi. Vada da uno psichiatra e poi, segua la terapia consigliata.
Nelle depressioni è poi sempre consigliata una psicoterapia.


Aggiunto: Febbraio 17, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve dottore,le spiego piu' o meno la storia di mio fratello,ad agosto sua moglie gli ha detto che non lo amava piu' e lui e' andato fuori di testa, nel senso che ha cominciato ad avere atteggiamenti inspiegabili.noi siamo venuti a conoscenza di questo solo a dicembre e' ci recati da uno psicologo che gli ha diagnosticato un disturbo dell'umore che cura lo psichiatra il quale gli aveva dato solo una cura farmacologica che lui ha fatto solo x breve tempo in quanto stava davvero male quando le assumeva.dopo di che lo abbiamo portato da uno psichiatra - psicoterapeuta che gli ha dato del litio,questo da circa 20 gg. con le quali ha ottenuto piccoli miglioramenti.da circa 2 mesi lui vive si fa x dire a casa dei miei, dato che la moglie nn ne vuole sapere .il problema e' che lui non rientra a pranzo ne a cena , sta fuori casa circa 18-19 ore,non lavora ma arraffa soldi un po' da chiunque e fino a sera non ha piu' un centesimo,i suoi migliori amici sono 2 ragazzi che hanno entrambi problemi mentali e vorremmo capire se fa parte di questa patologia stare con questa gente.tanti ci consigliano di allontanarlo e di tagliare tutti i ponti con lui, ma x noi e' davvero difficile farlo anche xche' se lo allontanassimo di certo smetterebbe sia le sedute che la terapia.secondo lei dovremmo farlo x ottenere dei risultati?se no come dovremmo fare x fare i modo che capisca che sta buttando all'aria la sua vita?con il suo medico riusciamo a parlare ben poco in quanto e' sempre impegnato.grazie in anticipo!!!

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
da quello che lei dice, sembra che si sia strutturata una sofferenza mentale un po' più complessa del disturbo dell'umore. Credo valga la pena di farlo valutare bene, magari anche da un altro psichiatra. Le strategie comportamentali servono a poco in questi casi, rischiate solo di isolarlo ancora di più. Fatelo curare bene.


Aggiunto: Febbraio 16, 2012
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Medico psicoterapeuta e psicoanalista


Dott. Renzo Zambello
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