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Domanda allo psicoterapeuta:


buona sera...è da molti anni (circa 4 ) che mi sento decisamente male..mi viene sempre da svenire e provo una sensazione di non vivere..o meglio è come se io fossi al di fuori del mio corpo..è una sensazione terribile..tutti mi dicono che sono attacchi di panico ma io non ne sono sicura..ho paura d avere qualche disfunzione all'apparato respiratorio..
mi puo' dare qualche consiglio?

Risposta del Dott.Zambello: Si, ne parli con uno psichiatra. Sia chiaro che io non credo che lei abbia chi sa quale cosa grave ma, è lo psichiatra che ha gli strumenti per fare una diagnosi differenziale e poi, eventualmente aiutarla.


Aggiunto: Gennaio 8, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gent.mo dott. Zambello,

se 8 sedute di terapia cognitivo comportamentale non sono sufficienti, cosa mi suggerisce per risolvere il problema alla radice?

Uno dei miei fastidi principali e' il respiro; respiro male ..a volte è come se avessi fame d'aria...e sento come se non riuscissi a completare il ciclo respiratorio normale... sbadiglio poi molto molto frequentemente...

Cosa si può fare per regolarizzare la respirazione?

Grazie mille

Risposta del Dott.Zambello: Signor Salvus,
lei ha sicuramente un problema: con me. Non vuole capire che ciò che le potevo dire e consigliare, l'ho già fatto. Non ho il dono della bilocazione, anche se mi piacerebbe molto essere in Inghilterra, ma non ci sono, non la conosco e non posso prenderla in cura.
Con questo le faccio i mie auguri.


Aggiunto: Gennaio 8, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


ho 25 anni e la mia storia è un po lunga,circa 2 anni fa ho iniziata una cura con antidepressivi per una forma di depressione,dopo circa un anno stavo sempre peggio fino ad arrivare al primo tentativo di suicidio,cambio psichiatra e cura e nulla arrivo a dormire una continuazione e cosi mi vengono fatte delle flebi con antidepressivi molto forti ma questo non evita il secondo tentativo di suicidio.Vado in psicoterapia ma nn riesco a sbloccarmi e cosi smetto come smetto i medicinali.Ora è trascorso quasi un anno che nn assumo medicinali ma ecco che mi sento come una matta,sono sempre nervosa,stanca senza stimoli e questo mi crea problemi anche nel campo lavorstivo,perchè nn riesco a tenermi un lavoro,sbotto per nulla e vado via...OLtrututto io sono sposata e mamma di 2 bambini 8 e 3 anni.Cosa devo fare in che direzione devo andare?cosa mi consiglia di fare?aspetto una sua risposta e la ringrazio anticipatamente

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
ritorni dallo psichiatra e si cerchi uno psicoterapeuta.
Parole d'ordine: costanza, fidarsi dei propri medici.


Aggiunto: Gennaio 8, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


tre anni fa quando all'improvviso siccome avevano degli effetti collaterali ho sospeso la terapia e da allora mi hanno imbottito in una maniera assurda con antipsicotici ed ora mi hanno lasciato solo il deniban ma sono anni che non ho energia e soprattutto non riesco ad alzarmi la mattina in nessun modo dormo profondamente tanto da non sentire neanche la sveglia io lavoro e questo mi crea grossi problemi oltre al fatto che spesso piango perche non ho l'energia per uscire o fare le cose di casa devo essere sopperita da mia madre di 72 anni che cerca di buttarmi giu dal letto la mattina per andatre al lavoro non riesco a prendere nessun impegno perche non riesco piu a rispettarlo ho un figlio di 20 anni che poiverino vive questa situazione da anni vedendomi sempre triste e sempre con occhi spenti io cerco di mettercela tutta ma vedo che non riesco in nessun modo cosa mi consiglia

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,

le consiglio di cambiare psichiatra. Chieda al nuovo psichiatra la possibilità di fare una psicoterapia cognitivo-comportamentale. Non faccia pasticci, lo psichiatra farmacologo deve essere diverso da chi la segue con una psicoterapia.


Aggiunto: Gennaio 8, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


gentile dottore non riesco a rispondere alla sua risposta e quindi sto usando una nuova domanda ...
sono sempre salvus il ragazzo di 27 anni che le ha scritto qualche giorno fa.

La ringrazio per la sua risposta celere ed illuminante.
Anche io sono del parere che devo risolvere il problema alla radice ed è proprio quello che voglio fare. In quasi 9 anni di farmaci ho solo coperto il disturbo ma non guarito. L'attacco di panico viene definito come un falso allarme del cervello. E' vero però che qualcosa di fisiologico avviene nel cervello che crea quei disturbi e gli attacchi talvolta davvero violenti. Io però vorrei eliminare una volta per tutte quei meccanismi che mi portano a stare male. Quei comportamenti/pensieri che si trasformano poi in qualcosa di fisiologico e mi fanno stare male. Per fortuna il cervello è un organo molto "plastico" e quindi spero di riuscire a correggere ed eliminare quello che mi fa stare male.
Lei ritiene che con le 8 sedute di terapia cognitivo comportamentale che mi hanno proposto qui in Inghilterra ci posso riuscire?
Ritiene che sia prima necessario bloccare completamente i sintomi aumentando la dose di paroxetina (come suggerito dal mio psichiatra)?

grazie

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Salvus,
perchè mi richiede le stesse cose alle quali ho già risposto?
Le ho già detto cosa penso sul farmaco, lei lo può aumentare tranquillamente, come le ha prescritto lo psichiatra.
Non credo che otto sedute "possano modificare" qualcosa che si è strutturato in 9 anni ma, male non le faranno di certo.


Aggiunto: Gennaio 7, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno dott.re,
sono una ragazza di 32 anni da un paio di anni penso di soffrire di crisi depressive oppure non so' bene come definirle Lei lo sà meglio di me. Sono una persona molto paziente rimetto molto dentro tra lavoro (lavoro con mio zio molte così penso che vengano dal posto di lavoro) e famiglia se vedo delle cose che non vanno lascio passare ma poi non c'è la faccio più e scoppio (perchè anche la cosa più piccola mi da fastidio o la risposta). Mi vengono queste crisi tremo sbatto le cose rombo insulto sembro posseduta ect... ma ricordo quello che faccio dopo un pò mi calmo.
Cosa devo fare mi sto ammalando di esaurimento nervoso?
in attesa di una sua risposta porgo distinti saluti.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Sara,
non mi sembra ci siano molte possibilità: deve chiedere aiuto. Credo che il suo problema stia nella difficoltà a gestire la sua aggressività. Si cerchi un terapeuta, i cognitivo-comportamentali sono molto bravi su queste tematiche.


Aggiunto: Gennaio 7, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


carissimo dott. secondo il mio punto di vista nel mio caso specifico ,non si tratta di soli attacchi di panico ma tuttaltro mi spiego meglio. I miei simtomi sono quello del forte cerchio alla testa, della testa confusionata, degli sbandamenti , difficoltà nel apprendere anche delle piccole fesserie ,senza poi parlare del forte fischio alle orecchie in particolare a quella sx .Tutto questo mi ha costretto a rinunciare al mio amato lavoro tra la gende quale CONDUCENDE DI LINEA DI BUS EXTRAURBANO,”autista di linea da me sempre amato.Ora svolgo sempre nella stessa azienda altre mansioni ,sono sotto effeti di psicof

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Girolamo,
le cose secondo me potrebbero stare un po’ diversamente: lei soffre di “Isteria”. Non si spaventi, l’isteria secondo la definizione universalmente accettata è la “conversione” in organo di un disagio psichico. Tanto per capirci ci sono delle difficoltà psicologiche, invece di affrontarle, la persona, in maniera totalmente inconsapevole, le trasforma in disagi fisici. Ora, se questo fosse vero, capisce che le cose sarebbero, anche da un punto di vista terapeutico un po’ diverse. Gli antidepressivi servono a poco. Ad esempio, non c’è bisogno che mi confermi o smentisca, la mia è solo una ipotesi teorica, ma se è vera la mia ipotesi iniziale, lei dovrebbe avere anche dei problemi a livello sessuale.
Che fare? Cercarsi uno psicoterapeuta con una formazione dinamica, meglio uno psicoanalista e intraprendere una terapia. Vedrà, che lei tornerà a “guidare il suo bus”.


Aggiunto: Gennaio 7, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Sono ancora io dottore, grazie della sua tempestività...ma la risposta sulla visita alla ex cugina della ex moglie non l'ho capita.... perchè le cose sono andate così? mi aiuta a capire per favore dove ho sbagliato io in questa circostanza o comunque con il mio uomo, visto che parla di denti? E' importante che comprenda come sono andate le cose, per favore sia più chiaro Grazie mille

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,

io non faccio il consigliere, né posso entrare nelle dinamiche familiari. La mia è solo un'impressione, una indicazione su quello che lei dice e come lo dice. Nello specifico le avevo detto che molti uomini soffrono di "nevrosi da castrazione" ed avevo utilizzato l'immagine freudiana della "vagina dentata". Capito questo, le suggerivo di essere, forse, un po' meno invadente, castrante e di porsi con suo uomo in maniera meno giudicante. Alla lettura della seconda lettera e direi anche della terza, mi è venuto il dubbio che lei sia proprio un po' troppo invadente. Dicendola con Freud che lei abbia qualche "dente nella vagina". Chiaramente è una metafora, un pensiero mio, di chi non conosce né lei né il suo uomo. Lo prenda come un suggerimento. Nulla di più, né nulla di più posso dirle.


Aggiunto: Gennaio 6, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buonasea Dottore e auguri di Buon Anno. Li faccio a Lei, ma anche a me visto che ho preso l'impegno di semplificare il mio modo di vedere le cose. Le pongo il quesito che segue come semplice curiosità. Come le ho scritto qualche settimana fa ( 184), ero agitata perchè il mio compagno prendeva il Cialis senza averlo detto...Ho accettato il suo consiglio superando la cosa senza segnalare disagi o altro, insomma non considerando la cosa un problema. Nel frattempo ho subito l'intervento ginecologico cui le accennavo e,per due mesi circa non potremo fare l'amore, meglio no potremo vere rapporti con penetrazioni profonde per consentire un recupero completo e veloce. Adesso ha erezioni frequenti,mi stimola con delicatezza, è presente e , presumo senza ricorrere alla pillola,esprime gioiosamente la sua sessualità. Che ne pensa? Non si sente più inadeguato? il atto che io non sia in forma lo rilassa e quindi si sente a suo agio? Lo spavento in qualche modo o la masturbazione o il sesso orale sono una pratica sempre e comunque più semplice e meno impegnativa ? Grazie per sua risposta

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Alda,

può darsi. Lei forse ha ragione ma che c'è di strano in questo? Lei si meraviglia perchè scopre che il suo uomo "ha paura della vagina"? Fu Freud che parlò "di vagina dentata", come un timore ancestrale dell'uomo di essere evirato. Bene, ora che lo conoscete entrambi i mostri che si agitano all'interno del vostro rapporto, potere sconfiggerli. Potete fare un po' di luce ma, soprattutto, dimostrare a lui, nei fatti, di essere una donna-accogliente.


Aggiunto: Gennaio 5, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Sono ancora sul PC e vorrei conoscere la sua opinione sul fatto che il mio compagno ( vedovo) nei giorni che il figlio è stato qui per le vacanze aveva pensat di accompagnare il figlio a prendere un aperitivo con la cugina della defunta consorte, molto lega alla ex moglie. Conosco la persona, come tutti i familiari d mio compagno e anche della ex moglie perchè questi mi sono stati presentati in occasione di un evento pubblico. Qndo ho chiesto come mai non pensasse di inontrare la signora con il figlio e insieme a me, ha rispoto che sarebbe stata una sa imbarazzante per lui e la cugina. La cosa mi ha ferito. Non mi aspettavo questa risposta che non comprendo posto che tutti sanno di noi,i nostri figli sono felici insieme a noi. Credo che prendere un bicchiere di vino con l'ex cugina della ex moglie defunta insieme al figlio e alla nuova compagna con cui condivide la vita da quasi un anno non sia poi così inopportuno.... Lei che ne pensa? alla fine lui non è andato lasciando che il figlio si incotrasse con l"zia" che lo ha battezzato e che continua ad essere una sua parente. L'episodio mi ha turbata..... Non è ancora prono per affrontare una convivenza con me? Ha sensi di colpa nei confronti della ex moglie? c'è qualcosa di morboso che lo lega a questa signora? Perchè questo imbarazzo? E se era veramente convinto che l'incontro andava fatto e che non ledeva minimamente il mio ruolo davanti a lei, perchè non andare insieme a me o anche da solo ? A chi avrei fatto del male? la sensibilità di chi avrei ferito? Pur di non farci incontrare non è andato....perchè? Non posso incontrare il mondo della sua ex moglie? Olui non si sne pronto ad abbandonare il suo passato? I ricordi restano, certo ma perchè non affrontare con ll presente ciò che non è più, con serenità? Attendo il suo parere Grazie

Risposta del Dott.Zambello: Temo che lei "qualche dente" ce l'abbia


Aggiunto: Gennaio 5, 2012
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